Testimonianza Daniela Garraffo

Oggi sono qui per Grazia di Dio, con cuore aperto rendo grazie a Dio, poiché oggi la mia bocca può proclamare la sua gloria a voi tutti i miei fratelli che temete Dio. Grandi cose ha operato Dio su di me e su tutta la mia famiglia. Oggi voglio lodare, glorificare nostro Signore Gesù Cristo. Benedetto sia Dio, che non ha respinto la mia preghiera, che non mi ha negato la sua grazia.Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima che ha portato in alto le mie preghiere, che si è mostrata la Madre che assai mi ama.

Ha posato il suo sguardo misericordioso su di me, nei miei gemiti mi ha ascoltato, mi ha consolato e abbracciata tutte le volte che il dolore mi lacerava. Nostra Madre Celeste mi ha afferrato per mano e mi ha condotto da suo figlio nostro Salvatore Gesù Cristo che mi ha liberato dai miei nemici e mi ha fatto conoscere la misericordia di Dio.
Non è un caso che proprio nell’anno della fede la mia piccola fede è stata messa a dura prova, per rendere oggi me e mio marito testimoni dell’amore di Dio. Proprio nel dolore mio più profondo ho scoperto l’amore più grande che un uomo può ricevere ed è “L’AMORE DI DIO”. Esso è così immensamente grande che nessun uomo neanche il più ricco dell’universo può ricompensarlo e proprio per la sua immensità non lo puoi tenere solo per te e quindi oggi con gioia voglio donarlo a tutti voi.
Molte volte la mia vita è stata svanita, tanti dolori ho vissuto (come la perdita di mia figlia Isabella, di mio padre, dei miei nonni, di mia zia) tutti questi dolori hanno inciso il mio cuore ma non la mia anima, perché solo quando ho donato la mia sofferenza a Gesù e alla Madonna, la mia vita ha rispeso il suo canto. Ancora una volta a Novembre del 2012 il mio cuore è trafitto da una spada, ricevo la notizia della malattia di mio marito Seby, un adenocarcinoma (alla prostata) con metastasi a soli 42 anni.
Tutto mi sembrava irreale perché il dolore era troppo grande da sopportare. La mia mente era assalita da pensieri di morte, vedevo la mia vita, quella di mio marito e dei miei tre figli frantumarsi, vedevo ogni sogno, ogni felicità svanita. Dentro di me ho sempre avuto una speciale certezza, che mi ha accompagnato in tutto questo cammino ed era: che la malattia di mio marito fa parte dei mali di questo mondo ma che Dio mi avrebbe aiutato a superare tutto, perché Dio mi AMA! E tutto si sarebbe risolto. Così mi sono abbandonata all’amore della nostra Madre Celeste, ho affidato la mia vita e quella di mio marito nelle mani di Dio. Perché sapevo con certezza che chi confida nel Signore non resterà Mai deluso! E S.Teresa di Gesù diceva: A chi straordinariamente confida, Dio straordinariamente provvede.
Perché Gesù stesso dice: chiedete e vi sarà dato ma la nostra non deve essere una preghiera di cortesia, ma deve essere una preghiera, che lotta, persevera, che glorifica Dio. Non ero mai stata costante nel fare il rosario ma dalla malattia di mio marito inizio a pregare con il rosario, a innamorarmi della preghiera, a donare tutto il mio dolore e le mie paure alla Madonna e pian piano in me è cresciuta la forza di Dio. E il primo miracolo che Dio ci ha concesso è stato quello di far scendere su di me e mio marito la pace di Gesù Cristo.
Affrontando dottori, ospedali con la certezza che nulla ci avrebbe fatto vacillare, perché il Signore è con noi, dentro di noi. E dice S. Paolo se Gesù è per noi chi sarà contro di noi? Nessuno potrà farci del male. Il Signore si è servito di strumenti e mediatori per operare in me e mio marito i suoi progetti. Grazie alla potenza dello Spirito Santo ho avuto chiaro davanti a me il percorso da intraprendere per la salvezza di mio marito. Mi sono fidata e lasciata guidare da segnali che Dio mi mandava e che per sua Grazia riuscivo a interpretare.Come quello di essere stata guidata verso questa chiesa chiamata proprio Spirito Santo.Sin da piccola speravo di vedere Gesù e solo oggi posso dire di averlo visto veramente.
Ho visto il volto di Gesù nella messe d’intercessione di padre Francesco Broccio, dove tutte le volte durante l’adorazione Gesù mi parla. Ho visto Gesù nel sorriso di padre Tony Milazzo che con il sorriso ci ha fatto innamorare di Gesù e ci ha dato la speranza contro ogni speranza. Ho sentito l’amore della Madonna nelle messe di padre Giuseppe Badami, abbiamo sentito l’amore di Dio in tutti i sacerdoti che Gesù ha messo nel nostro cammino. Abbiamo visto Gesù in tutte le persone che Dio ci ha messo accanto: parenti, amici che hanno pregato assiduamente per noi e che ancora pregano.Amici che hanno pregato per la prima volta e l’hanno fatto per noi, molti non andavano in chiesa e adesso sentono il bisogno di accostarsi a Gesù. Molti di loro attraverso la nostra testimonianza hanno avuto la conferma della propria fede.
Tra gli amici, importantissimo è stato il nostro Paolo Cedro, conosciuto in questa chiesa, che ci ha guidato all’incontro vero con Gesù.Anche i miei figli pregano insieme con noi sanno fare il rosario e la divina misericordia. E’ davvero incredibile come “DIO SCRIVE DRITTO SULLE RIGHE STORTE”!Credo fermamente che Gesù ancora oggi è vivente in mezzo a noi, che ogni giorno Gesù è messo in croce per i nostri peccati e ogni giorno fino alla fine dei nostri giorni Gesù dona la sua vita per noi.La notizia della malattia ci ha messo tanta ma tanta paura, i dottori dicevano che mio marito non era operabile e poteva fare soltanto la cura medica. Così sfiduciati dai medici di Catania, decidiamo di partire per Milano al centro europeo di oncologia, dove anche lì confermano che può fare solo la cura.Prima di partire per Milano mi donano la novena della medaglia miracolosa; la grazia che io chiedevo, era troppo grande così nove giorni mi sembravano pochi e faccio la novena per tutto il tempo che siamo rimasti a Milano circa diciotto giorni.
Il 13 dicembre rientriamo a Paternò, mia madre m’invita a partecipare a una messa in questa chiesa, celebrata da padre Francesco Broccio. Questa messa non la dimenticherò MAI ! perché è stato il mio primo incontro con Gesù. Di fronte a questa croce mi sono sentita Amata. Quella sera Gesù mi disse: io ti Amo, so di cosa tu hai bisogno, stasera uscirai da qui ed io ti renderò felice te lo garantisco !!! Chiesi la guarigione di mio marito affinché io e mio maritofossimo testimoni dell’amore di DIO. Il sacerdote a questa preghiera rispose: GRAZIE GESU’! Per me è stata la conferma che ci avrebbe esaudito. Smetto di fare la novena della medaglia miracolosa e il venerdì notte mi appare in sogno la Madonna mediatrice, piena di colori quelli dell’arcobaleno, e mi disse: VEDRAI SI REALIZZERA’ PIU’ DI QUANTO TU IMMAGINI! Questo sogno è stato la mia forza per tutto quello che dovevamo ancora affrontare.La domenica vado a messa e mi rimase impresso che il sacerdote era vestito di rosa e disse : oggi è il giorno della gioia ed io che avevo appena sognato la madonna ne avevo tanta dentro. Un giorno decisi di chiamare al dottore che aveva seguito mio marito, per rimproverarlo delle sue disattenzioni ma lui mi fece un nome dicendomi l’unico che può decidere se operare, o no suo marito è il prof.Patrizio Rigatti. Scrivo su un foglietto questo nome. Incontriamo l’oncologo e confidiamo questo nome, ma lui ci vieta assolutamente di incontrarlo perché per lui mio marito non era operabile.Così convinti che la strada era quella giusta ci fidiamo di quest’oncologo.Mando un messaggio al chirurgo riferendogli le intenzioni dell’oncologo ma non mi risponde subito ,lo fa in un giorno decisivo.Nel mese di Gennaio partecipo a una messa di padre Badami durante l’adorazione alla Madonna il sacerdote disse: c’è un fratello che sta attendendo se fare o no un intervento, il Signore l’ha toccato.In quei giorni mentre smonto il presepe, accendo radio Maria che parlava della potenza della novena alla Madonna di Pompei, io non ne avevo mai sentito parlare.Incuriosita, avrei voluto scaricare su internet la novena ma presa da tante cose non l’ho fatto.La domenica vado a messa e incredibilmente comunicano che il 23 gennaio a Paternò sarebbe arrivato il quadro della Madonna di Pompei, proprio nella mia chiesa d’appartenenza S. Maria dell’Alto.Immediatamente tornata a casa scarico la novena e la inizio il 15 per concludersi, esattamente il 23 giorno del suo arrivo.E come se lei mi avesse preparato ad accoglierla.E proprio in quel giorno chiusa nella mia camera, a conclusione della novena apre la porta mio figlio Ruben di cinque anni e mi consegna un foglietto dicendomi: mamma questo foglio è tuo!Questo gesto mi lasciò basita, perché avevo appena pianto con la Madonna. Apro questo foglio e leggo il nome del chirurgo prof.Patrizio Rigatti quel famoso biglietto che avevo scritto e accantonato non so in quale parte della casa, sono rimasta stranita ma ancora non capivo, finché il giorno dopo ricevo un messaggio dal chirurgo al quale avevo mandato 10 giorni prima un messaggio con scritto le intenzioni dell’oncologo che era contrario all’intervento invece, lui mi risponde netto: non sono d’accordo con l’oncologo, detto proprio da lui che ci aveva licenziato dicendoci che poteva fare solo la cura. A quel punto mi decido ne parlo a mio marito e insieme decidiamo di fare un consulto con questo professore di Milano. Prima di partire partecipiamo alla messa di padre Badami e quella di padre Broccio dove Gesù mi disse: ti metterò accanto le persone , i medici che realizzeranno il mio progetto tu devi fare solo il primopasso tutto il resto lo fa Gesù.Cosi incontriamo Rigatti il quale ci sbatte in faccia la verità come mai nessuno ancora aveva fatto. IL prof. Ci disse: vi hanno solo preso in giro, suo marito è dentro le sabbie mobili e prima o poi affonderà ..si rivolge a mio marito e le dice se vuoi campare, devi togliere questo vulcano che è dentro di te, devi fare la guerra perché così con le sole cure mediche ti sei arreso. Mio marito gli risponde certo che voglio campare ho 3 figli e una moglie .A quel punto io gli dico: come facciamo adesso noi ,poveri ignoranti a sapere ciò che è giusto o sbagliato? Il prof. Mi risponde l’istinto ed io gli rispondo: se oggi noi siamo qui e perché ci ha mandati la Madonna e Gesù Cristo ed io mi fido di loro, sono loro che mi hanno indicato la persona che deve salvare mio marito perché lei professoreè strumento nelle mani di Dio.Così abbiamo capito: Mai confidare nell’uomo ma SOLO IN DIO, solo lui ci ha indicato la strada e stravolto tutti i piani andando contro tutti.(non è proprio un caso che proprio oggi faccio la mia testimonianza nel giorno dei Santi Cosma e Damiano due medici che guarivano non solo con le medicine ma invocando il nome di Gesù Cristo.A distanza di solo una settimana il prof. il 9 marzo2013 decide di operare mio marito.Ci rechiamo in ospedale ed io ero presa da tante paure e dubbi ma Gesù ancora una volta mi risponde ,appena metto piede in ospedale alzo gli occhi e leggo davanti a me una meravigliosa scritta “TUTTO E’ POSSIBILE A CHI CREDE !”Mio marito doveva essere operato per le 11 ma ritardano ed io ne ero felice perché il pensiero, che lui fosse stato sotto i ferri verso le 15 l’ora della divina misericordia mi rassicurava, solo dopo ho saputo dai dottori che hanno iniziato proprio alle 15 e non si spiegavano le cose che avevano condotto questo ritardo poi quando gli ho raccontato la storia meravigliati, hanno capito il perché ero io che pregavo.Nel frattempo vado nella cappella a pregare e nonostante si fossero fatte le 17.15 decido ugualmente di partecipare alla messa, con la certezza che mio marito sarebbe uscito dalla sala operatoria dopo la messa(ore18) e così è stato. La cosa incredibile è che il sacerdote, anche in quest’occasione come quando sognai la madonna, è vestito di rosa e sono solo due volte l’anno che i sacerdoti si vestono di rosa, a quel punto ho pianto di gioia, la Madonna mi ha risposto “ tutto è andato bene” il sacerdote disse: oggi è il giorno della misericordia di Dio è il giorno che Dio ti libera di tutto.Infatti, i dottori mi riferirono di averlo liberato di tutto e che stranamente l’intervento è andato bene e per me quello stranamente mi sapeva di divino. Dopo 10 giorni riceviamo l’istologico su 26 linfonodi solo 2 erano cattivi. La sera da sola rileggo l’istologico, anche se non avrei potuto capirci nulla, in quel momento di ansie e paure mi vanno gli occhi sulla firma del dottore che aveva refertato l’esame e si chiama incredibilmente Pompei, ancora una volta la madonna mi abbraccia con il suo amore dicendomi non preoccuparti ho messo la mia firma e proprio 2 giorni prima avevamo partecipato alla messa di padre Broccio e Gesù mi disse: stasera tu sei cosa mia homesso la mia firma su di te.Dopo l’intervento mio marito ogni giorno di più è stato meglio e ha ripreso a fare la sua vita normale a differenza della cura che lo avevo ridotto senza forze. Con l’intervento però abbiamo eliminato il vulcano ma rimaneva la metastasi al femore e Rigatti ci prenota un incontro con un ortopedico il quale prescrive prima di procedere all’intervento una pet. Da Marzo la pet la prenotano per giugno, una data troppo lunga. Così decido di fare la novena con la certezza che la Madonna mi avrebbe aiutato ad anticipare la data è così è stato. Fissano l’esame per il 9 maggio proprio un giorno dopo la supplica della Madonna di Pompei. molte volte ho pensato che tutti questi segnali potessero essere frutto di mie illusioni, ma nel momento in cui l‘ho pensato Gesù, mi ha risposto alla messa di padre Broccio durante l’adorazione: le tue non sono illusioni sii fedele e paziente alla mia promessa perché io manterrò la mia promessa come ho fatto con Abramo che a 72 anni è diventato padre.Purtroppo dalla pet si rileva qualcosa ai polmoni il prof. Rigatti ci consiglia un chirurgo toracico il quale ci comunica che i polmoni sono invasi dalla malattia.Tutto sembra ricominciare,un dolore atroce assale il mio cuore e mi stringo forte il quadro della Madonna di Pompei alla quale chiedo di aiutarmi la supplico di liberarmi da questo dolore.Mi addormento piangendo e subito dopo ricevo unmessaggio dal mio amico Paolo con scritto: pellegrinaggio a Pompei; incredibile come tutte le volte lei mi abbraccia con il suo amore ed io ho pensato che dovevo andare a chiederle il miracolo invece pochi giorni dopo ho capito che saremmo andati per ringraziarla.In quei giorni ho accolto a casa mia un Gesù Bambino e proprio al secondo giorno di rosario riceviamo la notizia che la tac riferisce che i noduli ai polmoni, non solo sono diminuiti di dimensioni ma anche di numero. A questa notizia l’ortopedico rinvia l’intervento al femore e ci rimanda a settembre con tutti i controlli.In una messa padre Broccio disse quando chiedete al Signore, chiedete bene anche le cose che vi sembrano impossibili. Perché NULLA E’ IMPOSSIBILE A DIO! E mio marito mi confesso quella sera di aver chiesto al Signore di non essere operato alla gamba e fino ad oggi tutte le cose hanno rimandato per Grazia di Dio questo intervento. Oggi noi confidiamo sempre in Gesù che non lascia le sue opere incomplete. Stasera, dico grazie a Dio per averci donato Gesù e grazie a Gesù per averci donato sua Madre ma incredibilmente dico grazie alla malattia di mio marito la quale avrebbe voluto distruggerci, invece ci ha reso partecipi del grande progetto di Dio su di noi, attraverso il quale portiamo oggi davanti a tutta quest’assemblea la sua Gloria.Grazie alla malattia abbiamo appreso il vero senso delle cose e delle persone accanto a noi.Ogni nostro respiro, ogni nuovo giorno, ogni sorriso dei nostri figli è un dono di Dio. Ogni cosa ha acquistato una nuova luce, quella luce che illumina i nostri passi verso l’amore vero.In una messa di padre Tony rimasi colpita da una sua domanda: perché secondo voi Dio non ha tolto la malattia?In me scaturì la risposta : perché ogni uomo deve avere la possibilità di sperimentare la misericordia di Dio ed io e mio marito Seby oggi lodiamo e ringraziamo il Signore che ha versato con abbondanza la sua misericordia su di noi.
Voglio concludere con un pensiero di Suor Faustina che ho pescato a caso in una cesta durante una messa: “SENTO CHE NULLA MI SEPARERA’ DAL SIGNORE NE’ IL CIELO, NE’ LA TERRA, NE’ IL PRESENTE NE’ IL FUTURO”. TUTTO PUO’ CAMBIARE MA L’AMORE MAI, MAI. ESSO E’ SEMPRE LO STESSO.SIA LODATO GESU’ CRISTO, GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE GESU’!!!!!!!!!! AMEN.
TUA FIGLIA
Daniela Carmen Garraffo.

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